La terra più amata

MARCO CINQUE
Condividi
PDF

Dopo l’articolo “Fontamara: un romanzo sul muro” pubblicato su ytali il 30 agosto 2018, dove il libro di Ignazio Silone prendeva vita tra i tanti altri murales promossi e finanziati dal comune di Aielli, in Abruzzo, trasformando le superfici murarie di molte case in un museo a cielo aperto, il borgo marsicano ora torna di nuovo a far parlare di sé e delle sue straordinarie iniziative culturali, tra cui quella denominata “Borgo Universo”, che dal 2019 si svolge nei mesi estivi.

Nel luglio dello scorso anno era già iniziato un gemellaggio tra l’ambasciata palestinese e il comune di Aielli, con tanto di cerimonia simbolica, dove era stato piantato un albero di ulivo come segno di profondo legame tra le due comunità. Quest’anno il gemellaggio è maturato, sfociando nell’iniziativa “Borgo Universo for Palestine”, un festival di integrazione tra i popoli tenutosi dal 29 al 31 luglio. Sono stati tre giorni intensi e ricchi di manifestazioni, organizzate dal comune aiellese, in collaborazione con l’Ambasciata di Palestina e l’Università di Betlemme che, coordinate dall’infaticabile addetto culturale Odeh Amarneh, hanno coinvolto artisti, poeti, fotografi, musicisti; ma è stato curato anche l’aspetto gastronomico, che ha portato nella piazza principale di Aielli i piatti della tradizione palestinese.

L’artista Taqi Spateen, abituato a lavorare in situazioni estreme, ha realizzato a tempo di record un murales di grande impatto, che per la sua inaugurazione ha visto ad Aielli la presenza di ben tre ambasciatori: Abeer Odeh per la Palestina, oltre all’ambasciatrice dello Yemen e a quello iracheno. Durante il lavoro, Taqui è stato praticamente adottato dalle signore residenti della “Spiazzetta” (come viene chiamata piazza Giungeto), con caffè e altre piccole attenzioni, che hanno indotto l’artista a volerle accanto a sé per la cerimonia e le foto dell’inaugurazione.

Oltre a una mostra fotografica, stand di artigianato, concerti ed esposizioni di libri che hanno animato le strade del borgo, il 30 luglio si è tenuto, sempre nella Spiazzetta, di fronte al murales di Taqui, un reading internazionale di poesia, ancora alla presenza dell’ambasciatrice palestinese e del sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, che hanno aperto l’incontro con la lettura, in arabo e in italiano, della struggente poesia “Pensa agli altri”, del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish.

Gli autori e le autrici che hanno partecipato al reading, realizzato con interazioni musicali etniche dal vivo, in segno di vicinanza e solidarietà alla causa palestinese sono arrivati gratuitamente, pagandosi interamente viaggio, vitto e alloggio. Tra loro Beppe Costa, decano della poesia italiana ed editore della storica Pellicano libri, molto apprezzato da un pubblico che ha riempito all’inverosimile la piccola piazza. Poi è stato il turno dello scrittore e poeta statunitense di San Francisco, John Claude Smith, con i suoi versi potenti e intensi scritti per l’occasione. Quindi è toccato alla poetessa e traduttrice Alessandra Bava – reduce dalla traduzione di un libro di Diane Seuss, vincitrice del Premio Pulitzer per la poesia 2022 -, che ha dedicato una poesia al dipinto murale di Taqui, oltre a un’altra per la giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, uccisa da un cecchino dell’esercito israeliano. La commozione era così viva e palpabile che la giovane figlia dell’ambasciatrice non è riuscita a trattenere le lacrime.

L’apice del concerto poetico è stato raggiunto con un finale davvero speciale, dove sono stati coinvolti nelle letture i ragazzi e le ragazze del Liceo Statale Benedetto Croce di Avezzano, sostenuti e coadiuvati dai docenti, che assieme hanno dato voce alla poesia contemporanea palestinese: dal già citato Darwish a Samih Al Qasim, da Ibrahim Nasrallah a Jad Izzat Ghazzawi, da Fadwa Tuqan a Dareen Tatour ed altri.
La cosa singolare è stata che, invece di godersi giustamente le loro sacrosante vacanze estive, le ragazze e i ragazzi hanno deciso di aderire, nel pieno di un sabato di fine luglio, a questa iniziativa culturale e solidaristica, segno che nel nostro tessuto sociale ci sono ancora buoni e forti semi su cui contare per un altro mondo possibile.

Ciò che ha ulteriormente coinvolto sia gli studenti che il pubblico, è stato prendere atto che la poesia, in paesi come la Palestina, non sia un linguaggio innocuo e gratuito di bella retorica, stilismo o innovazione, ma un rischio reale per la propria sicurezza e incolumità, tanto che molti autori e autrici palestinesi hanno conosciuto sulla loro pelle la persecuzione, la violenza, il carcere, l’esilio. Inoltre, ci si è resi conto pure di quanto la poetica palestinese, rispetto a quella italiana, sia un fenomeno popolare molto partecipato, perché fruibile e comprensibile per tutti gli ascolti, anche quelli più umili, non solo per un’élite letteraria o una cerchia ristretta e ben forbita.

Per chiudere il cerchio e far diventare la poesia un qualcosa di ancor più concreto e tangibile, le autrici e gli autori presenti hanno messo a disposizione i loro libri, le cui vendite sono andate interamente a sostegno dell’associazione non profit “Gazzella Onlus”, che opera sul territorio di Gaza e si occupa delle cure e riabilitazione di bambini palestinesi feriti con armi da guerra.

A proposito di bambini, una delle serate è stata dedicata a filmati e corti palestinesi, in coda ai quali è stato proiettato un video sul tragico e crescente fenomeno degli arresti di minori e bambini palestinesi, che ha indignato non poco il pubblico presente.
Dopo questi incontri intensi e partecipati, ci si è lasciati con la promessa di aprire in autunno un percorso comunicativo tra i giovani delle scuole abruzzesi e di quelle palestinesi, per creare un ponte tra le due realtà, con tanti possibili progetti futuri da realizzare assieme.

Nei tre giorni di Borgo Universo for Palestine, Aielli sembra essere diventato un luogo senza tempo, un cerchio vitale dove si sono incontrati popoli, lingue, storie, culture differenti. Un luogo ideale dove la distanza non separa ma unisce, dove la diversità non distingue ma completa. Un luogo dove ogni terra è una terra in comune e dove ogni diritto è un principio sacro e condiviso, affinché in Palestina germogli un po’ di Aielli e ad Aielli cresca un po’ di Palestina. E affinché si costruiscano ponti invece che muri e la terra più amata torni finalmente ad essere un tutt’uno, un luogo dell’anima tra il cuore e la mente, un sogno possibile, senza più frontiere.

La terra più amata ultima modifica: 2022-08-12T12:22:00+02:00 da MARCO CINQUE
Iscriviti alla newsletter di ytali.
Sostienici
DONA IL TUO 5 PER MILLE A YTALI
Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!

VAI AL PROSSIMO ARTICOLO:

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Lascia un commento