Berlinguer nella memoria di Venezia. Il ricordo diventa un bel documentario

Nell’occasione dei cent’anni della nascita del leader del Pci, “Una festa per la città” propone le immagini e le storie del festival nazionale del quotidiano comunista a Venezia del 1973. La proiezione al cinema Giorgione domani, mercoledì 14.
PIERANGELO MOLENA
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Una festa per la Città. Questo era il titolo dei manifesti che i comunisti veneziani, tra le migliaia di militanti comunisti veneziani, affiggevano sui muri e sulle vetrine delle loro sezioni tra aprile e giugno del 1973.
In quei primi sei mesi di cinquant’anni si concludeva la sanguinosa guerra nel Vietnam e i Pink Floyd pubblicavano The dark side of the moon. Veniva anche approvata la prima Legge speciale per Venezia pensata e approvata sette anni dopo la terribile “aqua granda”.
In quell’anno per la prima volta il Veneto e Venezia ospitavano un Festival nazionale de l’Unità.
Richiesto con forza dai dirigenti comunisti locali e disegnato per coinvolgere l’intero centro storico veneziano questa manifestazione divenne una potente occasione di iniziativa politica.

Concerti, dibattiti, danza, teatro, mostre un percorso di appuntamenti da piazzale Roma ai Giardini di Sant’Elena.
Questo grande evento di popolo si concluse con il comizio di Enrico Berlinguer davanti a una “folla mai vista”, come titolò il quotidiano comunista il 26 giugno.


Questo è il vero motivo del docufilm che sarà presentato il 14 giugno al cinema Giorgione a Venezia. Partendo da quel festival nazionale esplorare le ispirazioni di Enrico Berlinguer. Utilizzare quel comizio, in quel delicatissimo anno, per presentare i pensieri lunghi del segretario del partito comunista italiano.
Cogliendo l’occasione dell’anniversario dei cento anni dalla nascita di Enrico Berlinguer nonché le risorse messe a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per celebrare anche questo anniversario, la Fondazione Rinascita 2007, che raccoglie l’eredità storica del Pci Pds Ds veneziano, ha promosso questo lavoro che ha coinvolto alcune decine di giovani. Giovani che lavorano o sognano di lavorare nel mondo del cinema. Un approfondito lavoro di ricerca storica, di recupero e raccolta di materiale è stato possibile unendo le forze di due collettivi, Kaigan e Cineocchio oltre che le competenze di alcuni archivisti.


Il risultato lo vedremo. Ma il vero valore di quest’opera non sono solo i 57 minuti scelti, bensì le ore e i giorni di incontri e di studio su quella personalità politica e su quel periodo della repubblica.
Come dicono spesso i due curatori del documentario Alice Russo e Alessio Barbazza

parlare di storia ai giovani non è semplice. Tuttavia il mondo della ricerca storica non può rimanere bloccato nella sua diffidenza verso i nuovi linguaggi della comunicazione. Per avvicinarsi ai ragazzi si deve rinnovare il modo di raccontare la storia. I podcast, il cinema ma anche il web sono tutti canali grazie ai quali trasmettere una passione e far riemergere, in modo pop, queste tracce del passato che sennò andrebbero dimenticate.

Testimonianze, fotografie, immagini, filmati si susseguiranno e ci faranno scoprire la venezianità di Berlinguer. Una forte attenzione alla cultura e all’ambiente, una sincera fede antifascista, una vicinanza ai lavoratori e alle loro condizioni, una visione per il ruolo delle donne nella società e infine una assoluta convinzione ideale verso la Pace e la coesistenza pacifica.

Maurizio Cecconi, segretario della commissione Cultura del Pci e segretario dei giovani comunisti veneti, Paolo Cacciari segretario Pci San Polo, Anna Palma Gasparrini responsabile donne Pci, Gianni Trevisan sindacalista e responsabile organizzazione Festival de l’Unità, Lia Finzi, consigliera provinciale Pci dal 1960 al 1975, Nilva Volontaria al festival, Maurizio Meo componente del Consorzio di Progettazione e Gualtiero Bertelli Musicista e cantautore, tutti loro accompagnano con ricordi e parole il fluire delle immagini scelte dagli autori.

Quest’opera si completerà con il montaggio di brevissimi reel da diffondere sui social (partendo da quelli della fondazione) a beneficio dei giovani “per conoscere la Storia”.

Enrico Berlinguer ha rappresentato per migliaia di cittadini veneziani, comunisti e non, un riferimento anche dopo la sua precoce scomparsa. Per questo motivo la fondazione ha proposto da ormai due anni di intitolare un luogo pubblico al “politico più amato d’Italia”. Contiamo sulla conferma degli impegni presi per poter arricchire ulteriormente la nostra città.

Berlinguer nella memoria di Venezia. Il ricordo diventa un bel documentario ultima modifica: 2023-06-13T13:20:38+02:00 da PIERANGELO MOLENA
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