Sai che esiste una Roma sconosciuta? Non sembra possibile, di questi tempi nei quali tutto si sa o si crede di sapere: eppure La Roma che non sai. Viaggio nei segreti della Città eterna ti viene raccontata, oh lettore, da Fabio Isman, giornalista e scrittore che a ritmo di sette sezioni, ognuna divisa in sette capitoli, ti conduce tra grotte, chiese, palazzi e quant’altro alla scoperta di un infinito, particolare e sconosciuto patrimonio “sedimento dei secoli quanto mai fecondo”. Inutile ricordare i mille e mille anni di storia che s’intrecciano ad arte, architettura, religione, guerre, fatti che tu lettore conosci benissimo perché Roma è un libro aperto ed evidente anche a occhi frettolosi. Sotto la sfolgorante bellezza della città eterna, “salotto da attraversare in punta dei piedi”, come avrebbe voluto Alberto Sordi, esiste un mondo, arcano ma visibile se sempre tu, lettore, lo vorrai. E se vorrai seguire l’autore in questa cavalcata al ritmo del numero 7, come in un film del quale potrei essere interprete, le tue giornate romane si riempiranno di stupore camminando su sampietrini, basolati, asfalto e marmi, sentieri e terra battuta.

Papi e artisti, pittori e cardinali, architetti e poeti, santi, sante e politici, sognatori e costruttori, grandi famiglie autoctone o importate, discendenze illustrissime e umilissime, tutto e molto di più è tenuto insieme saldamente dal filo della storia, ed è una storia antica e completa che una buona volta, lettore, ti toccherà ripassare o imparare, non perché alla fine degli itinerari tu debba passare sotto il giogo di un esame, ma purché prenderai gusto a scoprire tante e tante cose, e assieme a queste tante tante cose riuscirai capire chi sei e chi sono quelli che ti circondano adesso e che nei secoli ti hanno preceduto: abitanti antichi o recenti, turisti che approfondiscono o superficialmente sorvolano, hanno così l’occasione di allargare lo sguardo su luoghi che esistono ancora o non esistono più ma persistono nella memoria.


Abitazioni private di imperatori; sepolture che dagli affreschi non si capisce bene se siano pagane o cristiane; caserme e fognature, botteghe e ville imperiali; laghetti e fiumiciattoli; strade e catacombe: perfino quelle ebraiche che, almeno in Europa, sono rarissime,
e accanto a tutto questo Raffaello e Michelangelo, Pinturicchio e Leonardo, Bernini e Borromini, Giulio Romano e Pietro da Cortona solo per fare alcuni nomi, papi potentissimi come Alessandro Borgia o Giulio II della Rovere, poeti come Percy Shelley e storici come Tito Livio, re e imperatori, ti costringeranno, caro lettore, a correre avanti e indietro nel tempo, mentre entri nelle chiese, scali un colle, ammiri un affresco. O immagini quello che avrebbe dovuto esserci ma per fortuna non c’è, come l’edificio alto 88 piani con 4500 stanze che con il nome altisonante di “Eternale” sarebbe dovuto sorgere negli anni del ventennio fascista, secondo il progetto del milanese Mario Parlanti, tra Montecitorio, via del Corso e via di Ripetta. E perché non devi ricordare Costantino Brumidi (chi era costui), “romano de Roma” che ha dipinto a Washington la sede del Congresso degli USA, il Campidoglio?
E allora sette piccoli capolavori, sette luoghi da non perdere, sette personaggi dimenticati, sette date da ricordare, sette perdite dolorose: omaggio a Roma, affascinante signora pudica ma non troppo, che invita a scoprire i segreti del suo essere Eterna.



Immagine di copertina: Arturo Pazzi, Albergo Select (oggi sede de Il Messaggero) a via del Tritone, Roma 1910-15

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