Il mio ricordo della Cassandra del Vajont

La tragedia del Vajont doveva e poteva essere evitata, ma non si fece nulla e Tina Merlin, che denunciò con molto anticipo questa tragedia, fu chiamata Cassandra prima e poi sciacalla comunista dai Montanelli, Bocca e Buzzati!
GIANNI DE LUIGI
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Con Tina Merlin, di cui vanto l’amicizia, giudecchina acquisita, facevamo insieme lunghe passeggiate lungo la fondamenta della Giudecca parlando del suo libro Sulla pelle viva, una catastrofe annunciata, non ancora pubblicato. Era l’unica giornalista che apprezzasse il mio lavoro e il mio laboratorio con gli studenti di Ca’ Foscari su “il Mestiere dell’attore in teatro, cinema e televisione”.

Tina Merlin nasce nel 1926 a Trichiana, in provincia di Belluno, da Cesare, un muratore emigrante, e Rosa dal Magro, una contadina. La più piccola di otto fratelli, lavora a servizio e nei campi. Dopo essere stata a Milano a fare la donna di servizio e la bambinaia, torna a Trichiana. Il fratello Antonio, comandante del battaglione Manaram muore in combattimento, entra allora come l’altra Tina, come staffetta, nella Resistenza. Nel 1949 sposa il partigiano Aldo Sirena, chiamerà il figlio Antonio come il fratello. Nel 1951 comincia la sua carriera giornalistica, sarà collaboratrice dell’Unità a più riprese, sarà anche processata nel ’59 per i suoi articoli di denuncia sui lavori di costruzione della diga del Vajont.

L’accusa è di diffondere notizie FALSE e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico. Sarà assolta perché il fatto non sussiste. Cercherà in tutti i modi di impedire la costruzione in quel punto delle montagne. Il suo libro Sulla pelle viva sarà pubblicato dopo anni di tentativi nel 1983. Fu chiamata la “Cassandra del Vajont”, ma vorrei che le sue parole restassero imprese nella memoria collettiva:

Io assolvo al compito di messaggera del dolore della gente delle mie vallate. Denunciare non basta, gridare non conta niente. Quello che conta è l’impegno di ognuno per far cambiare le cose. E l’unità di tutti quelli che credono che bisogna cambiare una politica prospettandone una diversa.


OSTINAZIONE, DETERMINAZIONE, FEDE, la convinzione di fare qualcosa di importante e di essere sempre pronti a combattere pur aspettando e progettando con pazienza.

Sto lavorando da molto tempo su e con i suoi testi oggi dove Pace e Resistenza devono coniugarsi.

Il mio ricordo della Cassandra del Vajont ultima modifica: 2023-10-09T16:46:56+02:00 da GIANNI DE LUIGI
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