Con il massacro di Lewiston, in Maine, arrivano a 565 i mass shooting [omicidio indiscriminato di tre o più persone, senza includere l’omicida] causati da armi da fuoco negli Usa nei dieci mesi dell’anno in corso. La strage di Lewiston ha provocato 18 vittime e 16 feriti. Si tratta della sparatoria mortale più grave, dopo quella a Uvalde, Texas, 21 morti, 17 feriti, nel maggio 2022.
Il giorno prima quello dell’attacco mortale sferrato da uno psicopatico, il riservista Robert Card, contro persone e bambini in un ristorante e in un bowling di Lewiston, il senato aveva votato un emendamento volto a tutelare il diritto al possesso di armi da fuoco da parte di veterani considerati mentalmente instabili, anche contro l’evidente obiezione di chi prevede un aumento di suicidi tra questi ex-militari disadattati.
Tra i voti a favore quello Angus King, senatore del Maine. D’altra parte nella delegazione parlamentare del Maine al Congresso di Washington, tre su quattro si sono sempre opposti a una legislazione che regoli possesso e uso di armi da fuoco, anche quelle da guerra come i fucili a ripetizione.
Lo scorso giugno i parlamentari del Congresso dello stato del Maine hanno fatto cadere una misura volta a rendere obbligatoria la verifica dei dati degli acquirenti di armi da fuoco e una legge che avrebbe imposto 72 ore di attesa per l’acquisto di una pistola o di un fucile.
Come contrastare, come fermare questi omicidi di massa, secondo i sostenitori della libera e incontrollata vendita e circolazione di armi da fuoco? Con la preghiera.
Il nuovo speaker della camera, il repubblicano Mike Johnson, capofila dei parlamentari a favore delle armi, ha iniziato il suo mandato commentando così i fatti di Lewiston:
È un momento buio in America… La preghiera è appropriata in un tempo come questo, perché il male possa aver fine e questa violenza insensata possa essere arrestata.
Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!
