[CHAPEL HILL, NC]
L’altra sera, mi sono trovato a curiosare sulle origini del motto dello stato della North Carolina, “Esse Quam Videri”. Secondo il sito web dello stato, la frase significa “essere piuttosto che apparire” ed è “tratta dallo scritto di Cicerone sull’amicizia (Cicerone, de Amicitia, Cap. 26)”. La frase è familiare a chiunque viva nella North Carolina, ma io non ero a conoscenza – e ne sono rimasto intrigato – del fatto che sia attribuita a Cicerone.

Tuttavia, a un’osservazione più attenta, ho scoperto che la frase nel testo originale di Cicerone sembra avere un significato diverso da quello implicito nel motto della North Carolina. L’originale, in latino e nella traduzione inglese, recita come segue (le corsive sono mie): “Ego autem non de virtute nunc loquor sed de virtutis opinione. Virtute enim ipsa non tam multi praediti esse quam videri volunt.” “Non sto parlando della virtù, ma della reputazione della virtù. Infatti, molti desiderano non tanto essere virtuosi quanto sembrare dotati di vera virtù.” In altre parole, Cicerone parla di come la maggior parte delle persone preferisca l’apparenza della virtù piuttosto che esserne davvero dotati. Sta parlando degli ipocriti.
Cicerone prosegue condannando qualsiasi idea di amicizia con persone di questo genere: “Non vale nulla, quindi, un’amicizia in cui una delle parti non desidera sentire la verità e l’altra è pronta a mentire.” Può anche averlo scritto nell’antica Roma, ma non sembra troppo lontano dalla politica moderna, almeno non da quanto avviene di questi tempi qui nella North Carolina.

Questa interpretazione del motto di stato del North Carolina fornisce certamente un contesto interessante per il prepotente assalto al potere che i repubblicani dello stato stanno attuando da quando hanno conquistato l’Assemblea Generale dello stato, nel 2010, consolidando nel frattempo una supermaggioranza a prova di veto. Secondo il sito di notizie locale WRAL.com,
poco alla volta, i legislatori repubblicani stanno riplasmando non solo la politica, ma gran parte della struttura del governo dello stato, e sono ormai alle viste poche decisioni chiave che consentiranno la blindatura dell’intera operazione.
La strategia è sempre stata chiara: i repubblicani hanno si misurano con la presenza dei non-repubblicani, nella gestione delal cosa pubblica, sottraendo loro sistematicamente il massimo del potere politico possibile, dall’assunzione del controllo di una serie di poteri esecutivi alla ridefinizione del controllo e del processo elettorale, fino alla ridisegno dei distretti elettorali oltraggiosamente favorevole dei repubblicani (ad esempio mettendo in nuovo medesimo distretto due eletti democratici candidati alla rielezione e provenienti da distretti diversi, rendendoli automaticamente avversari tra loro ed eliminandone uno) fino alla semplice soppressione dei seggi elettorali nelle zone in cui votano non-repubblicani.

Gran parte di quanto l’Assemblea Generale ha cercato di fare nell’ultimo decennio è stato rigettato dagli elettori, rimanendo impopolare. Inoltre, fino a poco tempo fa, i repubblicani della NC hanno regolarmente perso in tribunale, comprese, anzi soprattutto, nei ricorsi contro le modalità con cui hanno ridefinito i confini dei distretti elettorali, che sono state ripetutamente respinte. Inoltre, gli sforzi dell’Assemblea Generale per ampliare i suoi poteri non si sono limitati ai democratici – il governatore repubblicano Pat McCrory ha intentato una causa contro l’Assemblea Generale nel 2014 per impedirle di assegnare alle sue commissioni parlamentari funzioni normalmente supervisionate da enti statali diretti dal governatore.
Quest’anno i repubblicani hanno approvato una legge che conferisce loro maggiori poteri nell’ambito della nomina dei membri di una vasta gamma di commissioni importanti, e ora hanno reso pubblica una lista di novanta di tali nomine, approvate meno di 24 ore dopo essere state rese note martedì di questa settimana.
I repubblicani del North Carolina sono non solo sul punto di conseguire il dominio a lungo termine nello stato, ma anche a consegnare ai repubblicani a livello nazionale nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti diversi seggi in più a spese dei democratici. Le nuove mappe elettorali che sono appena diventate legge hanno proprio quest’effetto, portando il rapporto nello stato della NC tra i rappresentanti repubblicani e democratici da 7-7 a 10-4 o addirittura potenzialmente 11-3.
Map pic: Dems are packed into 3 districts that gave Biden 73%, 75%, & 68%; plus a swing 51/49 district.
Ancora dal sito WRAL:
I nuovi distretti congressuali dovrebbero dare ai repubblicani almeno dieci dei 14 seggi dello stato nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti – anche se più del cinquanta per cento degli elettori in tutto lo stato votasse per i candidati democratici. Allo stesso modo, ci si aspetta che i repubblicani mantengano le maggioranze nell’Assemblea Generale, e forse anche supermaggioranze, anche se una maggioranza dell’elettorato volesse i democratici.
Tutto dipenderà da cosa accadrà in tribunale – il processo per le nomine alle commissioni è appena iniziato oggi, e ci sono cause pendenti contro una serie di operazioni politiche e trucchi repubblicani. Tuttavia, la composizione della Corte Suprema della North Carolina è cambiata dopo le elezioni del 2023, passando da una maggioranza democratica 4-3 a una maggioranza repubblicana 5-2 e si è già dimostrata incline a decidere a favore dell’Assemblea Generale.

Questa volta, quindi, i repubblicani dell’Assemblea Generale hanno ogni motivo per pensare che l’avranno vinta in tribunale. In effetti, sono così fiduciosi nel loro successo che ora esprimono apertamente il loro disprezzo per la democrazia nello stato del North Carolina:
I leader repubblicani sostengono che il voto a livello di stato non importa, almeno per quanto riguarda il controllo dell’Assemblea legislativa oil gruppo parlamentare alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.
Tutto questo mi riporta a Cicerone, che, di fatto, fu ucciso principalmente per via del suo rifiuto di sostenere la tendenza nel governo romano verso l’autocrazia. La sua lingua e le sue mani furono tagliate e inchiodate al pulpito degli oratori nel Foro Romano.
Quindi, è veramente irritante quando i repubblicani dell’Assemblea Generale della North Carolina, sotto il motto dello Stato del North Carolina, una frase presa in prestito da un uomo morto per essersi opposto all’autocrazia, ci dicono che i nostri voti non contano. Sono senza vergogna.
E invece si dimostrano all’altezza di quello che ho imparato essere il vero significato del motto dello stato della North Carolina: “apparire piuttosto che essere” – o, ancor meglio, “essere degli ipocriti”..

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