ASCOLTA! Il problema più grosso di oggi è riuscire ad ascoltare a cominciare da sé stessi e riuscire ad ascoltare anche gli altri, l’altro, il diverso ancora una volta, e non il quotidiano, non il ripetitivo, non lo schematico non il dogmatico…
Ascoltare la musica.
É molto difficile.
Credo che, oggi, sia un fenomeno raro.
Si ascoltano delle cose letterarie, si ascolta ciò che è stato scritto, si ascolta se stessi in una proiezione…[Luigi Nono]

La Fondazione Archivio Luigi Nono quest’anno compie trent’anni. Il Festival Luigi Nono è perciò dedicato a celebrare i trent’anni dell’Archivio. Nel presentare il programma del Festival, che sarà inaugurato martedì 7 novembre, Serena Nono ha iniziato dal suo titolo: ASCOLTA.
Abbiamo deciso di intitolare ASCOLTA il Festival di quest’anno per vari motivi. Il motivo principale è che è una parola centrale nell’opera e nel pensiero di Luigi Nono, ma lo è stata anche nella sua vita. Luigi Nono sapeva, voleva e desiderava ASCOLTARE.
Ascolta con significato politico e sociale. È noto l’impegno politico del compositore che anche attraverso il proprio lavoro artistico indagava e ricercava ascoltando realtà politiche del suo tempo, lottando per la giustizia, combattendo le tante situazioni di oppressione dell’essere umano e la repressione della libertà di pensiero. È nota la sua necessità di capire e di stabilire rapporti con artisti, politici, pensatori e anche classi operaie e contadine, gruppi politici dissidenti di tante parti del mondo, e a riportare e far udire le loro voci nei suoi lavori.
Ascolta con significato tecnico, scientifico e innovatore. La ricerca continua di suoni non ancora uditi, di possibilità altre, nuove, di linguaggio, attuate insieme agli esecutori: musicisti, cantanti e attori. Il bisogno di scoperte, di aprire, di spingere l’uso delle orecchie, della percezione e di conseguenza l’uso della mente a poter sentire oltre il quotidiano, il consueto, lo scontato. Per farsi sorprendere dalla novità, dalle proprie facoltà anche sconosciute. Andare oltre la “confortante sicurezza”. Lo studio dei mezzi tecnologici nuovi e sempre in mutamento per sezionare, muovere, estendere e allargare i campi sonori.
Ascolta con significato metafisico – Ascolto di altre dimensioni, lasciare la consuetudine del potere per addentrarsi in ascolto di mondi diversi dal nostro. Gli incontri ci possono sconvolgere, possono far perdere la terra sotto i piedi, minare il nostro equilibrio, ma la ricchezza che dona l’esplorazione, e perciò l’ascolto, è impareggiabile.
Nel nostro tempo il termine Ascolta deve tornare centrale per la pace delle nostre esistenze. Il coraggio e il dovere di rinunciare alla proprie certezze, alla propria incolumità per aprirsi ai mondi altrui, alle culture altrui, ai bisogni altrui. Ascolta chi è diverso, diceva Nono, non per fare una buona azione e per sentire la coscienza a posto, ma perchè questo aiuterà a crescere, a vivere meglio, a imparare di più.

Si è dunque giunti alla sesta edizione del Festival intitolato all’illustre veneziano. Come e più che nelle sue precedenti edizioni sarà ricco di eventi, per tutt’un mese, eventi di musica classica e contemporanea, film e laboratori didattici, in diversi luoghi importanti e iconici della cultura veneziana, come Fondazione Giorgio Cini, Ateneo Veneto, Conservatorio Benedetto Marcello, Fondazione Prada, Teatrino di Palazzo Grassi, la sede di Emergency, Fondazione Ugo e Olga Levi, Museo del 900 M9.
Presentato nella sede della Fondazione Archivio Luigi Nono, presso gli spazi dell’ex convento dei Ss Costa e Damiano alla Giudecca, il Festival, che è autofinanziato, sarà inaugurato il 7 novembre alla presenza di Roberto Cicutto, presidente della Biennale, del filosofo Massimo Cacciari e del musicista Alvise Vidolin. Prevista anche la presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

L’Archivio è stato creato nel 1993, tre anni dopo la scomparsa di Nono, per volontà della moglie Nuria Schoemberg assieme alla figlia Serena: nella Sala delle Colonne dell’antico convento concessa dal Comune di Venezia nel 2007, l’Archivio raccoglie migliaia di manoscritti, lettere, nastri e bobine, registrazioni delle opere del compositore, volumi antichi e rari, vinili, fotografie, manifesti, una mole di materiale prezioso a disposizione di studenti e studiosi, che da tutto il mondo approdano alle rive della Giudecca per affacciarsi a un patrimonio prezioso: registi, compositori, musicisti, attori, che trasmettono la memoria di Luigi Nono. Moderne tecnologie accolgono il pubblico appassionato di ricerca, sotto la cura affettuosa di Nuria, ispiratrice dell’Archivio che si inserisce tra le vitali ed importanti realtà culturali veneziane.

Nel programma molta musica, molti compositori anche giovanissimi, workshop e seminari con studenti “poichè la trasmissione, condivisione, dialogo e confronto con i giovani è essenziale”, dice Serena Nono. Concerti alla Fondazione Cini-Auditorium Lo squero, Conservatorio Benedetto Marcello, Fondazione Prada. Due esecutori Giancarlo Schiaffini e Roberto Fabbriciani che furono esecutori e collaboratori di Luigi Nono negli anni Ottanta per una costante ricerca nel suono.
La proiezione di due film su Nono e su chi ha vissuto insieme a lui, la famiglia e i vari incontri degli anni Sessanta e Ottanta, e i grandissimi musicisti Claudio Abbado e Maurizio Pollini, collaboratori e amici fraterni di Nono.

Presentazioni di libri: La politica dell’ascolto in Nono, appunto. La vita e le opere di Giuliano Scabia, artista, poeta e collaboratore di Luigi Nono per opere e idee. La presentazione di un volume che indaga A Survivor from Warsaw di Schoenberg e il successo dell’opera in Italia nel dopoguerra, il significato di memoria.
QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

Nel trentesimo anniversario dalla Fondazione dell’Archivio Luigi Nono – ha detto ancor aSerena Nono – ci sembrava doveroso presentare un riconoscimento a uno dei nostri soci fondatori, amico di sempre, Alvise Vidolin. Presenza costante, nella vita del compositore, e per la nascita e la crescita e la efficacia dell’Archivio Luigi Nono. Al Conservatorio Benedetto Marcello un concerto con la musica di molti compositori contemporanei che hanno dedicato un pezzo ad Alvise Vidolin.

In sede della Fondazione una mostra documentaria sulla storia della Fondazione in questi trent’anni. Alcuni esempi delle tante categorie di documenti che formano il fondo dell’archivio, manoscritti, schizzi, fotografie, epistolari, la biblioteca personale di Luigi Nono, ma anche le tesi effettuate con i materiali dell’archivio, le tante pubblicazioni, i film e i documentari. In una bacheca esposte le foto delle visite delle scuole e dei gruppi che si sono perpetuate in questi anni di attività, gli incontri con il pubblico, le visite di amici, compositori, artisti, musicisti, studiosi, scrittori, registi. Una seconda bacheca è dedicata ai Festival, dal primo nel 2017 a oggi e i suoi tanti eventi. Una terza bacheca è dedicata all’inaugurazione della sede attuale nel 2007 con l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il sindaco, il presidente della regione e il presidente della provincia, e l’amico e pianista Maurizio Pollini.
Ingresso libero per tutti gli eventi fino a esaurimento posti.

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