“Alba”, di Marcello Marciani

Studio MAB21
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Nel pieno dell’inverno, a fiato corto
Maryam e Yūsuf a notte i calanchi
della costa trapassano nel giorno
scendono al molo intriso d’ansie e cavi
ancorati a barchetti dove inalberano
truci scafisti che i carichi spalmano.

S’imbarcano sperando nella calma
del mare, del creato, di una sorte
senza steccati o elemosine scialbe,
Maryam le mani al ventre preme, brancola
ai fitti calci del bimbo che scava
nella sua vita per sboccare al giorno.

La barca approda al largo di un buongiorno
pur fra baccagli intuzzi sgarri e gualme:
la terra che li accoglie ha fior di lava
giacigli a stracci puzze e foglie morte.
Sotto un tetto di giunchi allarga i fianchi
Maryam che a muco e sangue espelle l’alba.

Il vagito dell’alba allunga il giorno
sui fianchi della notte: il bimbo è calmo
ha stravinto alla morte – e vita lava.

“Alba”, di Marcello Marciani

“Alba”, di Marcello Marciani ultima modifica: 2023-05-06T18:34:54+02:00 da Studio MAB21
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