“Le biciclette”. di Giorgio Caproni

Studio MAB21
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La terra come dolcemente geme

ancora, se fra l’erba un delicato

suono di biciclette umide preme

quasi un’arpa il mattino! Uno svariato,

tenue ronzio di raggi e gomme è il lieve,

lieve trasporto di piume che il cuore

un tempo disse giovinezza – è il sale

che corresse la mente. E anch’io ebbi ardore

allora, allora anch’io col mio pedale

melodico, sui bianchi asfalti al bordo

d’un’erba millenaria, quale mare

sentii sulla mia pelle – quale gorgo

delicato di brividi sul viso

scolorato cercandoti!… Ma fu

storia di giorni – nessuno ora più

mi soccorre a quel tempo ormai diviso.

“Le biciclette”, di Giorgio Caproni

“Le biciclette”. di Giorgio Caproni ultima modifica: 2018-05-24T09:54:08+02:00 da Studio MAB21
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