Lo diceva che era sempre urlo la dolcezza
“e non respirare, ne avevo di spaccati i venti ne la Mostar
bombardata, quando abbiamo rubato i kalashnikov piangenti
prima era prendere preservativo, curare la canna, tappato no spara
perché bisognava usare cappuccio di amore per salvare morte”.
Ora in Italia hai un bar, spari il capodanno sul terrazzo
hai ancora il fucile “no topato”, la guerra è sempre servile a chi ci nasce.
Tieni buoni sempre gli oggetti e cerchi “li offerte con bolino”
ti sei fatto dare l’adesivo del 50 dalla cassiera scopata
li appiccichi ai filetti, lei passa cassa come una cavalla
e fai la vita che resta, la guerra è sempre, condominia le ossa
ma hai tatuato finestre raggianti che ti traspaiono per non guardare.
La guerra è sempre, la morte è sempre senza fenomeno di gravità
e ti ricordi le oche lavarsi nel sangue del maiale appena sgozzato.
–
“Zijad”, di Andrea Marchesi

Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!