Le previsioni inquietanti sulla crisi greca dell’investitore George Soros in un’intervista a Bloomberg.

George Soros ritratto da John Springs, The New York Review of Books
Nel recente incontro a Berlino, Angela Merkel ha concesso a Alexis Tsipras un inaspettato spiraglio al dialogo sulla questione dei risarcimenti della seconda guerra mondiale alla Grecia, chiesti dal nuovo governo di Atene, “I colloqui continueranno”, ha detto la cancelliera. Ma se a Berlino si riapre il dialogo, la commissione europea aspetta con impazienza la lista completa delle riforme, prima fra tutte una riforma delle pensioni con l’innalzamento a 67 anni e nuove imposte.
Ma intanto i “mercati” non stanno fermi a guardare. E da quel che si sente da chi sa muoversi a proprio vantaggio nelle crisi finanziarie, le prospettive per la Grecia di venire a capo della sua gravissima situazione sono tutt’altro che rosee.
C’è il cinquanta per cento di possibilità che la Grecia debba abbandonare l’area euro, ha dichiarato l’investitore e filantropo miliardario George Soros, avvertendo che “ora è una partita che si può solo perdere”.
In un’intervista a Bloomberg, il fondatore di uno degli hedge fund più grandi del mondo, il Quantum Fund, ha detto che “la Grecia sta conducendo un gioco destinato a perdere e la cosa migliore che possa capitarle è cavarsela”, La Grecia è un “problema che si trascina da tempo perché la crisi è stata gestita nel modo sbagliato da parte di tutte le fazioni in causa”.
I negoziati tra il governo Tsipras e le istituzioni europee che dovrebbe aiutare il rilancio dell’economia greca, cioè Commissione europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, malgrado le apparenze, potrebbero arrivare ad una rottura, che porterebbe il paese a lasciare la moneta comune”, ha detto Soros.
“Si potrebbe continuare a far pagare gli interessi alla Grecia, senza far rientrare il debito”, ha detto Soros. “Nel frattempo però non ci sarà mai alcun avanzo primario, perché la Grecia sta andando economicamente in malora. In questo momento siamo alla cuspide di tutti i problemi e posso vedere entrambe le possibilità”, ha detto.
“L’inizio di allentamento quantitativo da parte della Banca centrale europea in un momento in cui la Federal Reserve degli Stati Uniti sta considerando di alzare i tassi di interesse crea fluttuazioni valutarie, dannose per una stabilizzazione dei parametri economici”.
Il risultato di tutto ciò è che i “soldi in Grecia stanno per finire”. Atene ha tempo fino all’8 aprile per trovare nuovi finanziamenti e scongiurare il default sul suo debito.
L’84enne investitore, famoso per aver speculato al ribasso sulla sterlina, ‘sconfiggendo’ la Banca d’Inghilterra nel famigerato mercoledì nero del 1992, ha aggiunto che l’impasse tra Grecia e i suoi creditori sta danneggiando pesantemente la sua economia”.
La sua fortuna, 28,7 miliardi dollari, è stata costruita in gran parte operando sui mercati valutari.

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