E Marina Berlusconi agli Esteri o alla Cultura…

L‘esecutivo del centrodestra prossimo venturo comincia già a prendere forma nelle trattative fra i tre principali contraenti della coalizione, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. Nei negoziati in corso - in negoziati che prefigurano una vittoria e, dunque, la formazione di un governo - la distribuzione delle poltrone governative è parte rilevante della discussione.
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L’esecutivo del centrodestra prossimo venturo comincia già a prendere forma nelle trattative fra i tre principali contraenti della coalizione, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Nei negoziati in corso – negoziati che prefigurano una vittoria e, dunque, la formazione di un governo – la distribuzione delle poltrone governative è parte rilevante della discussione.

La premiership, da affidare a Giorgia Meloni, specie alla luce degli ultimi sondaggi, sembra indiscutibile. Può essere anche a termine, frutto di un compromesso che preveda un patto con la Lega, una staffetta a metà legislatura, sul modello dell’ultimo esecutivo israeliano Lapid-Bennett. Salvini, nel frattempo, assumerebbe la vice-premiership e andrebbe alla Farnesina. Poltrona, però, che pare Silvio Berlusconi abbia già prenotato per la figlia Marina. Ed è una delle ragioni principali della rottura col governo Draghi e della sua adesione al patto di coalizione con Meloni e Salvini.

Quest’ultimo potrebbe tornare al Viminale, se gli Esteri fossero attribuiti alla presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori.

La corsa alle poltrone di prima fila in un governo di destra che dovesse scaturire dal voto di fine settembre vede ai nastri di partenza numerosi aspiranti. Il “draghiano” Giancarlo Giorgetti, pur in bilico per le sue aperte divergenze con Salvini, potrebbe comunque essere confermato ministro dello sviluppo economico, anche per attenzione al mondo imprenditoriale lombardo-veneto, che ha preso molto male il naufragio del governo Draghi e che vede nel ministro leghista la garanzia di una qualche continuità con l’esecutivo in uscita.

Sono in lizza anche esponenti leghisti come il lombardo Attilio Fontana, che ha annunciato recentemente la sua intenzione di ricandidarsi alla presidenza della Regione Lombardia, a cui aspira anche Letizia Moratti. Una competizione che potrebbe essere risolta con una poltrona ministeriale.

Anche Luca Zaia, che pure era contrario alla crisi, potrebbe entrare nella girandola del totoministri, secondo quanto s’apprende da fonti leghiste. E, restando in Veneto, anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che guida nel solco del centrodestra una nuova formazione politica da lui stesso fondata, Coraggio Italia, potrebbe essere chiamato a Roma per entrare nell’esecutivo, come ministro di prima fascia, in un dicastero economico. Ovviamente l’uscita dagli attuali ruoli, implicherebbe il voto in Regione e a Venezia, ma, specie per Venezia, il problema non sembra insormontabile.

La presidente del senato, la forzitaliota Elisabetta Casellati, dovrebbe restare alla presidenza del senato. A quel posto aspira anche Maurizio Gasparri, suo collega di partito, nella quota degli ex-missini. Per la presidenza della camera è in corsa un altro ex-missino, Ignazio La Russa, attualmente vicepresidente del senato in quota FdI. Di La Russa si parla anche a proposito di un suo ritorno alla Difesa, ministero che guidò nel governo Berlusconi IV.

Nel puzzle le caselle restanti – Cultura, Istruzione, Sanità – sono le più ambite e, al momento, pare, riservate a personalità non politiche (tra cui Marina Berlusconi – se non avesse la Farnesina – al ministero oggi tenuto da Dario Franceschini), nel tentativo anche di stemperare il forte impatto di un governo a trazione missina.

Stesso ragionamento vale per l’Economia, con i suoi complessi collegamenti con l’Unione europea e con il mondo finanziario. Il ritorno di Giovanni Tria, già ministro del governo Conte 1, è al momento l’ipotesi più probabile.

E Marina Berlusconi agli Esteri o alla Cultura… ultima modifica: 2022-07-22T19:06:45+02:00 da YTALI
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1 commento

Claudio 24 Luglio 2022 a 9:05

Una sceneggiatura e un cast da film dell’orrore.

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